Luigi CINI Attribuited to CINI. Scenografia di interno gotico.
Acquarello monocromo e penna su cartoncino. Foglio 247x415. Lievi difetti, piccole mancanze al margine superiore. Buono stato di conservazione.
Veduta prospettica di un grande ambiente con archi a sesto acuto che si richiama alle Carceri di Piranesi. Luigi Cini, pittore e scenografo, all'età di ventitré anni si trasferisce da Firenze, luogo del suo primo apprendistato, a Bologna. Nel 1815 si reca a Roma: i suoi primi lavori sono alcune scenografie per il Teatro del Corso. A partire dal 1816 sono documentate le prime commissioni per la decorazione di stanze di residenze private, attività che diverrà prevalente per il pittore e che gli darà grande considerazione, sia a livello locale che nazionale. Sono infatti documentati suoi viaggi a Parma, Modena, Roma e Napoli. Nel 1821 si consolida il suo ruolo nella cultura artistica locale, che trova conferma nel titolo di accademico con voto presso l'Accademia delle Belle Arti, confermato anche a tre anni dalla morte, nel 1842, ove è indicato come 'pittore ornatista'. Nelle scenografie è affascinato dalla cultura archeologica o dell'alto Medioevo, e spesso delinea cattedrali e cimiteri "gotici" di gusto inglese.
Monochrome watercolor and pen on cardboard. Sheet 247x415. Slight defects, small faults in the upper margin. Good condition.
Perspective view of a large room with pointed arches that recalls the Carceri of Piranesi. Luigi Cini, painter and set designer, at the age of twenty-three he moved from Florence, the place of his first apprenticeship, to Bologna. In 1815 he went to Rome: his first works were some sets for the Teatro del Corso. Starting from 1816 the first commissions for the decoration of private residences rooms are documented, an activity that will become prevalent for the painter and that will give him great consideration, both locally and nationally. His travels to Parma, Modena, Rome and Naples are documented. In 1821 his role in the local artistic culture was consolidated, which was confirmed in the academic title with a vote at the Academy of Fine Arts, confirmed also three years after his death, in 1842, where he was referred to as an 'ornamental painter'. In the scenography he is fascinated by the archaeological culture or the high Middle Ages, and often he outlines cathedrals and "gothic" cemeteries of English taste.