Collezione Antonio Belletti e Case Tolleranza, La ma?tresse, le “signorine”, i proprietari e l’organizzazione della casa
Lotto composto da: Teca con borsetta della Maitresse Irma mandibola della casa Irma e biglietti da visita di varie case, tariffario della casa Irma di Bologna, una bassa di passaggio incorniciata, un quadro delle camere piccolo, un flit, otto marchette della casa Irma., La ma?tresse era la tenutaria della casa, ma difficilmente ne era la proprietaria: manteneva la disciplina; conosceva i gusti dei clienti e li consigliava; era la cassiera e convertiva le marchette dei clienti alle singole “ragazze”. Le “signorine” abitavano nelle case e difficilmente avevano atteggiamenti lascivi, nonostante si possa credere il contrario per l’abbigliamento succinto e il “mestiere” esercitato. Vista la preferenza dei clienti per “ragazze” straniere, spesso usavano nomi dal sapore esotico. I proprietari avevano diverse case sul territorio, in modo da avere a disposizione sempre una ricca scelta. Si occupavano degli approvvigionamenti alimentari e spesso mangiavano nelle case con tutto lo staff: la ma?tresse, le “ragazze”, le cameriere, le sarte.La struttura delle case era sempre molto simile: al pianterreno si trovava l’ingresso e a volte il posto di polizia, per controllare l’effettiva età di ammissione, la sala d’attesa con foto erotiche e le norme di comportamento appese alle pareti, l’ingresso con la cassa su cui era esposto il tariffario e il quadro delle camere; al piano superiore le camere; nello scantinato le cucine, la sala per le visite mediche e le camere di servizio del personale. A seconda della categoria, le case erano arredate più o meno riccamente, e in quelle di lusso era possibile consultare l’album delle fotografie, una sorta di catalogo, mentre si attendeva il proprio turno.