Pietro NOVELLI NOVELLI. Volto di donna in ovale.
Pietro Novelli. Volto di donna in ovale. XVIII secolo
Disegno con inchiostro nero su carta firmato. 188x131 mm., incollato su foglio di supporto Ovale riquadrato con doppio filetto a penna. Sotto l’ovale a sinistra firma con inchiostro bruno “P. Novelli dis”. Ottimo stato di conservazione.
Studio di volto di giovane donna che guarda verso l’alto. Pietro Antonio Novelli, 1729-1805, pittore, incisore e poeta, ebbe come precettore don Pietro Antonio Toni che lo introdusse alle arti pittoriche, ma anche alla letteratura e allo studio del clavicembalo. Dal punto di vista artistico si basò sui grandi maestri veneti della tradizione, quali Giovanni Antonio Pellegrini, Giovanni Battista Piazzetta e Gaspare Diziani. Nel 1773 soggiornò a Bologna e nel 1779 a Roma, dove i contatti con il neoclassicismo hanno fatto il suo stile più composto ma probabilmente meno fantasioso. Nei numerosi affreschi e pale d'altare si notano anche elementi del Rococò veneziano, su cui ha influito la frequentazione di Jacopo Amigoni. Realizzò la tela raffigurante i Santi Pietro e Paolo e la Santa Trinità per la Chiesa Arcipretale di Levada di Piombino Dese. Illustrò inoltre le commedie goldoniane edite da Zatta. Rodolfo Pallucchini: ?fu uno degli artisti più interessanti e vivaci della Venezia della seconda metà del secolo: certo il suo curriculum non è privo di contraddizioni anche sostanziali. Ma il suo fu il destino di chi opera nel momento di passaggio tra due civiltà: quella di Venezia tardobarocca e l’altra dell’avvento di una cultura internazionale come fu quella neoclassica?.
Signed drawing with black ink on signed paper. 188x131 mm, Glued on Oval squared support sheet with double pen fillet. Under the oval on the left signature with brown "P. Novelli dis ”. Excellent condition.
Face study of a young woman looking upwards. Pietro Antonio Novelli, 1729-1805, painter, engraver and poet, had as a tutor Don Pietro Antonio Toni who introduced him to the pictorial arts, but also to literature and the study of the harpsichord. From the artistic point of view it was based on the great Venetian masters of tradition, such as Giovanni Antonio Pellegrini, Giovanni Battista Piazzetta and Gaspare Diziani. In 1773 he stayed in Bologna and in 1779 in Rome, where contacts with neoclassicism made his style more composed but probably less imaginative. In the numerous frescoes and altarpieces there are also elements of the Venetian Rococo, which was influenced by the frequentation of Jacopo Amigoni. He created the canvas depicting Saints Peter and Paul and the Holy Trinity for the Archpriest Church of Levada di Piombino Dese. He also illustrated the Goldonian comedies published by Zatta. Rodolfo Pallucchini: ?he was one of the most interesting and lively artists of Venice in the second half of the century: certainly his curriculum is not without substantial contradictions. But his was the destiny of those who work in the moment of transition between two civilizations: that of late Baroque Venice and the other of the advent of an international culture like the neoclassical one?.